
Fin da quando ero piccola sono sempre stata attratta dal potere curativo delle piante, dalla possibilità di trasformarle in bevande, tinture, unguenti e oli da usare per curare disturbi e squilibri di ogni tipo. Mia zia Silvana era appassionata di quest’arte e sono cresciuta vedendola preparare ogni tipo di rimedio, in particolare ricordo una selezione di prodotti creati apposta per il Centro di Maternità e Nascita a cui aveva dato vita mia madre assieme ad altre donne, a partire dalla loro esperienza di maternità e per dare risposta ai bisogni di tante donne come loro. Questa sinergia tra erbe e donne, è il territorio magico e amorevole in cui sono cresciuta, ed è ancora qui che prende vita e si alimenta la mia passione. Sulla mia strada ci sono state tante maestre e guide, ma devo dire che la prima scintilla si era già accesa allora, nella più tenera età, e condividerla è per me magia che restituisce quel senso di amore e cura che ho ricevuto attraverso tisane profumate di Alloro o Melissa, bagni caldi con oleolito di Iperico, cuscinetti di Lavanda nei cassetti e sale selvatico alle erbe per aromatizzare i piatti.

Nella gratitudine per questo tesoro di conoscenza ricevuto dalle donne della mia famiglia, ho sempre osservato le piante che crescevano attorno a me, ho letto e studiato tanto e non smetto di farlo, ho sperimentato ricette soprattutto a partire dal postparto, per prendermi cura di me e della mia bambina in modo naturale, per poi diffonderle attraverso workshop, prodotti che vendevo nelle bancarelle e su etsy e con la creazione di una fanzine in bianco e nero (puro stile diy, come le fanzine cut n’ paste super artigianali che facevo con la mia migliore amica del liceo, e di cui magari vi racconterò). Il nome che avevo scelto era GROW A LOTUS, magari qualcuno di voi lo ricorda o ha stretto tra le mani e usato qualche mio vasetto di vetro dal contenuto aromatico e colorato. Il fascino di creare sinergie, pozioni, preparazioni magiche rivolte soprattutto al benessere delle donne, all’armonizzazione del ciclo mestruale, al sentirsi bene nel corpo e nei sensi, come anche nello spirito e nelle emozioni, mi ha portato poi a studiare molto il ciclo ormonale, le erbe per le donne, le pratiche di salute e il potere spirituale delle piante. Senza mai smettere di provare su di me, tessere relazioni con le nostre antenate verdi, ascoltarne il canto, il profumo, il sapore, gli effetti più o meno sottili, senza mai smettere di osservare e studiare, ho iniziato a portare la medicina delle piante alle donne, in particolare attraverso due percorsi che sono la LIMPIA MENSTRUAL, un viaggio di purificazione attraverso al medicina delle piante, e HERBARIA CICLICA, un percorso di conoscenza della nostra salute ciclica e dei vari momenti di vita delle donne, e di come le piante possono accompagnarci. Puoi trovare più informazioni su questi percorsi cliccando qui.

Quando ha preso vita il progetto di SORELLANZA SELVATICA, con i primi ritiri in natura, dormendo sotto le stelle tra gli alberi, annusando la terra e lavandoci con acqua carica di piante e fiori, ha preso forma in me anche il desiderio di poter condensare l’essenza di quelle esperienze in boccette e vasetti che ne potessero restituire in qualche modo la magia. E così l’estate scorsa, tra un ritiro e l’altro, ho iniziato a raccogliere le piante che erano intorno a me, in quegli stessi luoghi che ci avevano viste insieme, integrandole con quelle che avevamo usato nei momenti di Cerimonia davanti al fuoco, e ad altre essenze che mi parlavano in quel momento, a volte arrivando come ispirazioni, a volte nei sogni. Ho iniziato a preparare oleoliti e tinture, e a immaginare la potenza di spalmarsi addosso una sinergia di piante che sapevano raccontare un’esperienza, ma anche un modo di stare insieme, selvatico, autentico, connesso. Sapevano raccontare un modo di stare tra donne, nella verità, nella cura di sé e delle altre, nell’aiutarci a far emergere l’unicità di ciascuna. Ogni volta che andavo a controllare i vasetti, a muoverne il contenuto, ogni volta che li spostavo perché potessero assorbire meglio i raggi del Sole e della Luna, portavo questa preghiera: che ogni donna possa essere se stessa, intera, aprirsi ai pieni poteri e che insieme possiamo essere Sorelle, esaltandoci l’un l’altra e collaborando a un femminile sano e selvaggio.

È nato così l’OLIO SELVATICO, con Artemisia, Achillea, Iperico, Ginepro, Lavanda, Loto Blu e Amanita Muscaria e infuso con Quarzo Ialino e Quarzo Rosa. Il suo intento era quello di restituire la bellezza di camminare scalze in un prato, bagnarsi nude con acqua fresca lasciata riposare con piante e fiori tutta la notte, scaldare al sole ogni parte di noi, sentendola avvolta dal calore e dalla luce. Cercare rifugio nel bosco, con la sua verde freschezza e il mistero sotterraneo dei legami che possiamo percepire, le radici e il micelio che ci invitano a sentirci unite al tutto.
Nel BALSAMO SELVATICO invece ho infuso Artemisia, Vetiver, Mirra, Copale, Citronella e Ossidiana in olio di Vinaccioli, da luna piena a luna piena, per creare un Balsamo magico da spalmare su utero, cuore, tempie e polsi, ma anche emolliente e benefico all’apertura della Yoni, se è irritata o come piccolo gesto di cura. Ci parla del mistero del femminile, ci apre al canto che viene dall’anima, ci connette con il bosco uterino e con l’anima selvaggia. Ha in sé la notte passata davanti al fuoco e i canti alla Luna piena, il ritmo dei tamburi che risvegliano il sangue delle donne, le veglie notturne e i sogni condivisi.

L’ultima nata è stata LA CERVA, una tintura speciale che voleva celebrare l’incontro con una Cerva che ho raccontato ad altre donne davanti al fuoco. Questa magica creatura era entrata nella mia vita con passi leggeri, mentre cercavo funghi senza risultato, e mi sentivo scoraggiata. I suoi zoccoli avevano percosso forte la terra, facendola vibrare. Vedendomi si era fermata e per un attimo avevo potuto sentire solo i nostri cuori, come due tamburi che si incontravano tra i loro unici ritmi. In quel momento la radura era d’oro, vibrava, e noi così vicine vibravamo nei nasi, nei musi, respiravamo la stessa aria. Il mio cuore non dimenticherà mai come è stato sostare nel campo cardiaco della cerva e incontrare la sua medicina. Ho preparato una tintura che potesse riportarmi lì, nel cuore della Cerva, e l’ho condivisa in qualche incontro di Sorellanza Selvatica, perché altre donne potessero godere del suo cuore gioioso e vulnerabile. È una medicina che riscalda ed espande il cuore, a base di cacao, cannella e rosa.
Le bellissime etichette di questi prodotti sono state create apposta da Serena Bottura ed è una gioia vedere come la creatività accenda altra creatività e come possiamo contagiarci a vicenda, mettendo insieme i nostri talenti e doni per creare insieme Bellezza.
E a proposito di questo, sappi che ci sono altri vasetti di erbe e olio in preparazione, pronti per essere filtrati e imbottigliati, e sono frutto di altre relazioni e collaborazioni che riveleremo a breve (ma se vuoi un indizio vai a leggere il post precedente scritto da Antonella Di Dedda, che parla dell’arte del ricamo come cura).