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• WOMB YOGA E YOGA NIDRA •

WOMB YOGA
Lo yoga del Grembo, Womb yoga, così come appreso da Uma Dinsmore-tuli, ha a che fare con la libertà. Anziché disciplinare il corpo, come fanno tante altre pratiche, vuole liberarlo, onorando l’ascolto di sé e autorizzando la guida interiore. Inizialmente può disorientare, specie a chi pratica già yoga o altre discipline, perché non è prescrittivo ma si riferisce sempre alla possibilità delle donne di fare scelte autonome. E facendo questo ci mette di fronte, talvolta, al nostro bisogno di ordine e norme calate dall’alto, da un ‘maestro’.
Le pratiche proposte hanno invece lo scopo di farci entrare in contatto con il sentire, con l’intuizione e la saggezza del corpo che sa di cosa ha bisogno, liberando l’energia vitale anziché costringerla e liberandoci dalle forme introiettate verso una nuova coscienza e conoscenza di sé.
È una pratica nutriente rivolta alle donne in tutte le fasi della vita, creata per migliorare la connessione con noi stesse e con il femminile, onorando la nostra natura ciclica e il grembo, per trarre il meglio da quelle che siamo e dalla nostra energia. Per sentirci bene con noi stesse, in uno spazio di condivisione con altre donne.

YOGA NIDRA
Lo Yoga Nidra, che significa yoga del sonno, trova la sua origine nella pratica tantrica del nyasa che vuol dire “concentrare la mente in un punto”. Questa pratica permette di immergersi in quel prezioso stato di confine tra la veglia e il sonno, in cui possiamo accedere a zone del nostro cervello solitamente sopite o inesplorate. È una pratica di rilassamento profondo ma cosciente, che permette di rigenerarsi e di entrare in uno stato di piena ricettività.
Yoga Nidra si traduce come ‘sonno yogico’, ma praticandolo che più che addormentarci, ci risvegliamo.
È una pratica che ci riporta a casa, verso noi stessi. Lasciandoci guidare, deponendo le tensioni che ci abitano, torniamo all’essere, al sentire, al sentirci. Il corpo percepisce la quiete e accoglie le onde benefiche del soffio, i sensi si aprono a una percezione ampia, che porta in noi possibilità, fluidità e vitalità. In questo stato di coscienza espanso i confini sfumano e riusciamo a vedere le cose da una prospettiva più ampia del nostro punto di vista umano individuale. Al di là delle categorie della mente, le cose ci appaiono come immagini, sogni, ci mostrano la loro verità affinché possiamo accoglierla senza giudizio. L’effetto riposante e rigenerante del Nidra viene proprio da qui, la grande espansione e leggerezza che ci dona ogni volta ci permette di vederci, accettarci e amarci, che sono condizioni necessarie alla crescita. Praticando il non fare, il ricevere, coltivando la sensazione di essere abbastanza, disinneschiamo la credenza capitalista che sia necessario produrre e spremersi per ottenere qualcosa. Disinneschiamo la competitività, l’autocritica, il senso continuo di lotta e fatica. Ci imbeviamo nella vibrazione, sciogliamo la tensione, ci connettiamo alla sorgente della creatività, alla facilità, al fluire.

Puoi praticare con me a Verona, negli studi con cui collaboro, durante i ritiri e workshop, o anche privatamente se lo desideri.
Consulta la sezione eventi o contattami per ricevere più informazioni.
• TENDA ROSSA E CERCHIA NEL BOSCO •

Per essere vista, ascoltata e riconosciuta.
Vieni a vedere, ascoltare e riconoscere.
Per accogliere e onorare tutto il tuo corpo, cuore e spirito.
Per connetterti con la Madre Terra e i suoi ritmi attraverso il battito del tamburo e la consapevolezza della tua ciclicità.
Per connetterti con la tua donna selvaggia interiore, i tuoi antenati e gli spiriti guida.
Per fluire e lasciar andare attraverso il movimento, il respiro e il suono.
Per svuotarti, espanderti, trasformare, guarire, nutrire, essere nutrita nello spazio sacro delle donne.
Per sognare.
Per connetterti con altre donne.
Per sperimentare, creare e coltivare Sorellanza.
INFORMAZIONI
Vieni in uno spazio dove integrità, frammentazione, diversità, natura selvaggia, unicità e tutte le sfumature di luce, oscurità e ombra di te come donna possono essere accolte e celebrate.
Uno spazio per coltivare connessione con i nostri corpi nella loro sacralità e bellezza, nella saggezza profonda che portano e nella possibilità di connessione al tutto.
Uno spazio per condividere e conoscere la verità è la meraviglia del corpo ciclico, la consapevolezza dei nostri ritmi interiori, la possibilità di vivere l’adesso nel piacere, la fertilità come dimensione che va oltre la riproduzione, il sangue come medicina, le erbe e i cristalli come guide e alleati nei nostri processi.
Uno spazio di creazione di legami e comunità tra donne, dove ognuna può esprimersi nella sua unicità e dove tutte cresciamo grazie all’autentica espressione di sé.
Tante donne prima di noi si sono unite per condividere la medicina del sangue e apprendere la saggezza dai loro stessi corpi, fin dall’inizio dei tempi.
Le nostre antenate lo hanno fatto, in quel tempo lontano prima del patriarcato, negato dalla storia ufficiale ma presente nell’arte, nella natura, nelle acque e nel sangue. Quando entriamo in questo spazio fatto per onorarci, e contribuiamo a co-crearlo e nutrirlo, prendiamo responsabilità per noi stesse, per le altre donne, per il femminile e facciamo un passo verso l’evoluzione e la sanazione personali e collettive. Quando iniziamo a incontrarci, luna dopo luna, e creare legami di sorellanza tra noi, sostenendoci e rispettandoci, uscendo dalla competizione e dal conflitto, iniziamo un cammino di liberazione che riguarda ognuna e riguarda tutte.
Quando sogniamo insieme nuove modalità di essere donne, di essere libere e vive, di esprimere il nostro cuore e la nostra creatività, di aprire la nostra voce, di espandere il corpo, il piacere, la coscienza, questo sogno diventa possibilità e infine realtà. Quando torniamo in armonia con il battito della Terra, quando torniamo a onorare i cicli, a ringraziare la Madre e il Padre, quando stringiamo alleanze con gli elementi, con gli spiriti di piante, animali, cristalli e funghi, quando ci affidiamo alla vita e la celebriamo con devozione, è allora che diventiamo fiamma, medicina, sogno, tribù, famiglia, universo, amore.

Per sapere le date dei prossimi incontri, consulta la sezione eventi.
• RITIRI SELVATICI •

Torniamo a camminare insieme a piedi nudi sulla terra. Torniamo a incontrarci nei boschi per risvegliare la natura selvaggia che siamo. Torniamo ad incontrarci tra donne a cuore aperto, a condividere i nostri doni e talenti, le nostre storie che diventano medicina, i nostri corpi che ritrovano vitalità e bellezza nel contatto nutriente con gli elementi.
Torniamo ad essere Sorellanza Selvatica, rispondendo a un richiamo profondo che è in noi da sempre.
INFORMAZIONI
Torniamo a indagare noi stesse nella relazione con le altre, torniamo a praticare sorellanza, a riaccendere quella fiducia tra donne, a ispirarci l’un l’altra ad essere noi stesse.
Sei chiamata a donare te stessa nel modo più puro e onesto, sei chiamata a ricevere i doni della Terra, sei chiamata ad aprire il cuore verso le donne che arriveranno insieme a te, accogliendole come preziosi tesori.
Entriamo nel bosco per sognare insieme, perché abbiamo perso la consuetudine a sentirci a casa e sentirci protette dalla Natura e incominciare a farlo insieme può essere un inizio, per nutrire quella parte di noi che ci sussurra di tornare a farlo.
Abbiamo bisogno di essere creative, a partire dalla modalità con cui stiamo insieme. Abbiamo bisogno di essere creative a partire dalla modalità in cui narriamo noi stesse, ovvero dalle possibilità che ci diamo. Abbiamo bisogno di co-creare, ma di farlo davvero, che non sia una parola vuota. Co-creare significa riconoscere i propri talenti, le proprie esperienze e metterle al servizio. Significa assumersi la responsabilità e prendere un ruolo nel gioco collettivo.
Sorellanza Selvatica è un invito a fare questo. Cosa posso dare, io, alla comunità di donne, per nutrirla e farla crescere? Cosa posso dare io al collettivo, per contribuire all’evoluzione? Come posso collaborare con altre donne uscendo dalle logiche competitive a cui siamo abituate? Come posso liberarmi dalla necessità di avere sempre una maestra, una guida fuori di me, e assumermi la mia autorità interiore?
Negli incontri di Sorellanza Selvatica ogni donna porta in dono qualcosa di sé, e torna a casa ricevendo moltissimo. Insieme nutriamo un femminile che torna a casa, alla Natura dentro e fuori di sé, immergendosi nel mistero e nella rete di relazioni invisibili che è il bosco.
Ci incontriamo per questo.
Ci incontriamo per ricordare, per celebrare, per essere.
Per sentire quanto siamo intrecciate, quanto siamo Una.
Lo facciamo insieme, perché così hanno fatto le donne dall’inizio dei tempi.

VOCI DI SORELLANZA
“Madre natura e le sue figlie. Una connessione intima e corale in uno spazio sacro di cui ognuna si è presa cura ed ha arricchito, concedendosi all’istinto selvaggio di Essere. Sorellanza selvatica è questo luogo in cui sentirsi accolte, tutte, sempre. Che ci permette di scendere nelle profondità del nostro viscerale istinto, fino al centro del nostro cuore, che batte al ritmo dei tamburi e risveglia memorie ancestrali. Nel potente silenzio dell’accoglienza ho osservato e ammirato le mie sorelle, messaggere di bellezza. La vita è movimento e noi abbiamo con un atto di coraggio abbiamo aperto le ali e vibrato sulle note di acqua, aria, terra e fuoco.”
(Margherita)
Questo incontro con le donne mature, madri e sorelle più giovani, figlie e amiche ha allineato tutte le parti di me, mi sono guardata dentro nel profondo del mio cuore, della mia anima e con il vostro amorevole aiuto e la forza del cerchio e dell’artemisia, ho inglobato le ombre, le ho amate e mi sono spinta ben oltre i miei confini.
La tua guida Anastasia dolce e amorevole hanno fatto da filo conduttore, come fuori così dentro, come sopra così sotto.
La discesa ripida e veloce nel bosco profondo dell’anima, dell’utero, per poi risalire con Giulia verso l’axis mundi, era come ritrovare la sicurezza, la coccola, l’abbraccio sotto il Pino.
Principio femminile e maschile, il soffio di vita nelle nostre ali. Rimango nel cerchio con voi,continuando a nutrire le sue energie.”
(Nataša)
“Volevo ringraziarvi dal profondo del mio cuore per quei meravigliosi giorni in mezzo al bosco passati insieme.
Mi sono sentita accolta, nutrita e accompagnata dal vostro silenzio e dai vostri cuori e mi avete donato la forza per permettermi di accogliere questo immenso vuoto e permettermi di sentire il mio cuore con amore.”
(Mariachiara)
“Selvatiche, selvagge, lupe. Ricordi ancestrali delle nostre antenate che ci hanno parlato attraverso i fili d’erba umidi sopra cui abbiamo camminato a piedi scalzi, che ci hanno baciato attraverso la pioggia, che ci hanno cullato attraverso il vento e che ci hanno illuminato attraverso il fuoco sacro. Per me Sorellanza Selvatica é una tribù, dove abbiamo potuto sentirci libere di essere, non di mostrare. Libere da giudizi e imposizioni, libere di dare voce alle nostre ombre che le altre sorelle, insieme a Mamma Cacao, hanno celebrato e illuminato. In questa celebrazione, siamo state accolte dalla Madre Terra in una dimensione più pura e sacra. Ho respirato a pieni polmoni, le mie narici pregne dell’odore della terra umida, vibrante di sangue antico, sussurri di un femminino sacro con cui ci siamo connesse e che ci ha interconnesso. Sono stati piantati dei semi, delle radici affonderanno, nuova energia germoglierà. Sono grata per tutto questo.”
(Erica)
“Cerchio,
Un voce, una sola voce che vibra da lontano.
Nello specchio di luna celato nei tuoi occhi vedo la bellezza delle donne, la saggezza mai persa é intrinseca nel sangue che sopravvive a tutte le guerre e fluisce, fluisce, fluisce in un lignaggio potente e vivo.
Nel cerchio la medicina arriva, le corazze si sgretolano anche se costruite con massima precisione non possono resistere.
Arriva la medicina delle sorelle, ti penetra e ti trovi nuda, vera e finalmente libera, leggera, amata.
Il cerchio, saggezza arcaica.
É dentro ognuno di noi, imprinting umano che arriva dalla notte dei tempi, nel cerchio tutti siamo visti, nessuno é all’ angolo, tutti sono nudi, nessuno sopravvive alla follia del proprio castello.
L’acqua scorre su di noi, benedice il cuore, benedice l’ anima che si risveglia.
Il fuoco è diretto, crepita dolcemente ma il messaggio é penetrante. Al sorgere del sole le tue resistenze le ritrovi nella cenere.
Il vento, ti scompiglia i capelli, ti crea brividi nella pelle, ma alla fine gli doni le tue paure, i tuoi pesi e viaggi più leggera con gratitudine.
La terra ti sostiene, ti abbraccia, é tua madre. Dona le piante sorelle, alleate, preziose e sublimi. Ti dona l’ululato selvaggio del lupo alla Luna. Oh, Madre terra a cuore aperto mi abbandono al tuo ventre accogliente.
Sorella, che i tuoi occhi siano sempre medicina per me e che i miei occhi siano sempre medicina per te.
Grata al cerchio,
Grata alle sorelle,
Grata alla Vita.”
(Geisa)
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